L’idea di puntare ad una cucina legata al territorio è nata a seguito della passione di Mauro per la cucina ‘di livello’ che lo ha portato a frequentare numerosi ristoranti nel mondo. In provincia di Ragusa sin da subito è rimasto affascinato da Fattoria delle Torri, dello chef modicano Peppe Barone, tra i primi ad interessarsi di proporre una cucina del territorio che rispondesse a determinati canoni di qualità, senza tradire la tradizione e il territorio. “Da quel momento mi sono avvicinato anche al mondo del vino, facendo il primo corso di sommelier insieme all’attuale sommelier de La Fenice Marco Muriana e allo stesso Peppe Barone”.
La visione aziendale era quella di portare la qualità del prodotto e del servizio anche all’interno dei banchetti per matrimoni. Per Malandrino: “Il ristorante deve essere un laboratorio di idee per innovare la cucina ancorata agli eventi”.
Questo obiettivo nasce a seguito dei numerosi viaggi compiuti da Mauro in tutto il mondo: dal primo novembre al quindici dicembre la struttura chiudeva e così c’era l’occasione di andare a scoprire nuove culture e nuovi sapori.
E grazie a questi viaggi, dopo aver conosciuto svariate culture e innumerevoli sapori, aumentò l’amore e la passione per il territorio di provenienza e per i gusti e gli odori tipici della cucina siciliana che però aveva bisogno di essere più attinente alle richiesta della clientela sempre più attenta ed esigente. Negli anni seguenti, Mauro Malandrino fa crescere, in maniera sempre più consapevole, la propria attività e spinto dal desiderio di ‘affinare’ ulteriormente ed ingrandire quella che, allora, era già un’azienda modello, nel 2002 punta in alto ed apre il ristorante gourmet La Fenice. “La mia idea era fare innalzare la qualità della ristorazione per i banchetti da matrimonio attraverso una cucina gourmet, rispettando il territorio ed esaltando le materie prime locali”.
Studio, amore per il bello e tanta passione, questi i tre elementi che hanno guidato, e continuano a farlo Mauro Malandrino e tutta la brigata dello chef Claudio Ruta nella convinzione che puntare al massimo è un dovere e che, spesso, i sogni si realizzano.
“L’idea di puntare ad ottenere la stella Michelin è nata a seguito della mia conoscenza con Enrico Briguglio. (nda: storico chef e presidente dell’Associazione Le Soste di Ulisse, venuto a mancare recentemente, a cui Mauro Malandrino era molto legato sotto il profilo personale e professionale) – Durante i miei viaggi tra i vari ristoranti stellati, prendevo coscienza di essere diventato un cliente sempre più attento ed esigente”.
L’impegno di tutti è stato, poi, concretizzato quando La Fenice ha ricevuto la stella Michelin che, si badi bene, tutto lo staff considera solo un punto di partenza e mai un punto di arrivo!
Ai ragazzi che vengono a chiedere dei consigli, Mauro dice che, prima di tutto, è necessario fare tanti sacrifici: “Nessuno nasce “imparato”… è molto importante, in questo mestiere, non perdere mai la percezione di quello che è poi la realtà”.